Il classico mattone è ancora un investimento sicuro per gli italiani? E quanto costa locare un immobile o un locale per uso commerciale? Lo rivela una recente ricerca di Tecnocasa, che ha analizzato il trend dei prezzi degli affitti di bilocali e trilocali nelle grandi città.
Nell’ultimo decennio i canoni degli immobili in Italia hanno vissuto un andamento da “montagne russe”, con periodi di forte ribasso cui hanno fatto seguito stagioni all’insegna del rialzo dei prezzi: è questo il quadro che emerge dall’analisi realizzata dal centro studi di Tecnocasa, che ha deciso di mettere sotto osservazione l’andamento degli affitti nelle grandi città italiane.
Il mercato degli affitti. Il primo dato comunicato dal gruppo riguarda le previsioni circa l’anno in corso, che secondo gli esperti dovrebbe vedere un lieve aumento dei valori nel settore immobiliare nazionale, con un picco possibile del 2 per cento, così come pure le compravendite sembrano destinate a salire. Restando al solo mercato degli affitti, ci sono alcune dinamiche che hanno favorito la ripresa, anche dal punto di vista legale, come si può approfondire sul portale specializzato https://www.avvocatoaccanto.com, che dedica alcuni articoli alle definizioni della materia e a particolari come la durata del contratto.
Il calo del 2008. Passando ad analizzare in dettaglio le performance del mercato, si parte proprio dal 2008, anno in cui, secondo le rilevazioni di Tecnocasa, i canoni di locazione hanno registrato un ribasso generalizzato anche a causa del contesto economico generale. In particolare, nel report si legge che proprio in quel periodo “la stretta creditizia inizia a rallentare il mercato delle transazioni immobiliari, determinando un aumento di domanda di immobili in affitto“, ma al tempo stesso diminuiscono i canoni proprio a causa dell’ampia e della propensione dei proprietari al ribasso per tentare la locazione. Interessante anche un’altra tendenza, ovvero il fatto che i potenziali inquilini sono sempre più attenti alla qualità dell’immobile da affittare, orientandosi in prevalenza verso quelli in buono stato e quelli ben arredati, spinti anche dall’ampia possibilità di scelta.
Le dinamiche successive. Nell’anno successivo le dinamiche non cambiano, mentre dal 2010 (e fino al 2012) si intravede qualche piccola novità: in particolare, in alcune grandi città l’aumento della domanda comincia a impattare sui valori, stabilizzandoli, mentre le difficoltà economiche generalizzate spingono i proprietari degli immobili a diventare più selettivi nella scelta dell’inquilino, temendo eventuali morosità.
Sulle montagne russe. A partire dal 2013 la diminuzione dei canoni di locazione diventa più sensibile, al punto che in un anno si perde quasi il 4 per cento del valore; anche la prima parte del 2014 segue questa scia, ma nel secondo semestre si intravede una prima inversione di tendenza, anche nel mercato degli affitti delle case. Eppure, ancora nel 2015 i canoni di locazione nelle grandi città incontrano un lieve calo, definitivamente interrotto a partire dal 2016, quando tutte le tipologie di immobile ritornano in ambiente positivo.
Verso il segno più. L’ultimo anno ha confermato questo trend al rialzo, soprattutto sul versante degli immobili per abitazione: il costo dei monolocali in affitto nelle grandi città è salito del 2 per cento, quello per i bilocali dell’1,2 per cento e quello dei trilocali dell’1,1 per cento, conseguenza di una contrazione dell’offerta e del miglioramento della qualità della stessa.