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Definizione di intelligenza emotiva
L’intelligenza emotiva, “Emotional Intelligence” in inglese, è la capacità di ascoltare, comprendere e controllare le emozioni al fine di evitare conflitti, ridurre l’ansia e migliorare il proprio stile di vita.
Intelligenza emotiva di Goleman
Il caposaldo di questa capacità emozionale è il libro redatto dallo psicologo statunitense Daniel Goleman nel 1995, “Emotional Intelligence” in lingua originale.
Il libro sottolinea l’importanza dell’intelligenza emozionale in ogni ambito della vita, dal rapporto di coppia a quello lavorativo, passando per la prevenzione dell’ansia, dell’alcolismo e della tossicodipendenza.
Come imparare l’intelligenza emotiva
Un soggetto possiede una grande intelligenza emotiva quando è in grado di controllare impulsi e istinti generati dal mondo esterno: nello specifico si parla di ritardo della gratificazione quando si rinuncia a facili ed effimeri piaceri per un obiettivo più importante.
Per attuare il difficile comportamento l’individuo deve essere dotato di grande empatia e consapevolezza di sé: esistono dei corsi appositi (negli USA si svolgono a livello scolastico primario e secondario) per imparare l’intelligenza emozionale.
Attualmente non esistono ore dedicate dal sistema scolastico italiano allo sviluppo di questa fondamentale capacità, se però volete allenare il cervello emozionale potete rivolgervi a uno psicoterapeuta per una prima consulenza, in modo da organizzare un percorso condiviso sulla scia degli insegnamenti di Daniel Goleman, padre dell’intelligenza emotiva.
Benefici intelligenza emotiva
I benefici dell’intelligenza emotiva sono molteplici e oggettivi: esistono studi condotti secondo metodo scientifico che attestano l’incidenza della capacità emozionale in numerosi ambiti.
Ecco quali sono i benefici intelligenza emotiva:
- riduce ansia e depressione;
- aumenta il rendimento scolastico;
- migliora le relazioni con partner e amici;
- diminuisce il rischio o la ricaduta di infarti;
- rende migliore l’ambiente lavorativo;
- riduce il numero di reati sessuali e violenti.
Una serie di effetti positivi che influiscono in maniera decisiva sulla qualità della vita e sul futuro della nostra nazione.
Periodo di insegnamento consigliato
Ne “l’intelligenza emotiva” Daniel Goleman spiega che il momento migliore per acquisire le competenze emozionali principali è dai 5 ai 10 anni, l’età in cui si frequentano le scuole elementari in Italia.
Altre capacità più complesse, invece, possono essere insegnate nella fase successiva della pubertà e dell’adolescenza.
L’intelligenza emotiva, quindi, può essere imparata già sin dai primi anni di vita, anni in cui i circuiti neurali dei bambini sono molto recettivi.
Test del QI e intelligenza emotiva
Nelle ricerche menzionate da Goleman risulta evidente che il test sull’intelligenza emotiva prevede il successo lavorativo dei ragazzi in maniera più precisa rispetto agli omologhi test sul quoziente intellettivo.
I dati derivanti dal suddetto esperimento dimostrano chiaramente che la vecchia concezione che legava prospettive di futuro successo e livello di QI è meno affidabile di quanto sembri.
La stessa valutazione è da attribuire ai test che si incentrano sul concetto di QI e di competenze tecniche.
Questo perché nei suddetti test manca totalmente analisi e valutazione dell’abilità emozionale e intellettiva: una considerazione che ha rivoluzionato il mondo relativo ai test predittivi.