Che cos’è la cessione del quinto dello stipendio
La cessione del quinto dello stipendio è un prestito che si richiede ad un finanziatore. In particolare, la cessione del quinto viene richiesta soprattutto da lavoratori e pensionati che percepiscono una busta paga oppure una pensione. Il prestito viene saldato dalla banca che trattiene circa il 20% dello stipendio al netto delle ritenute.
I requisiti per ottenere la cessione del quinto dello stipendio
Come già accennato in precedenza, la cessione del quinto dello stipendio viene concessa a dipendenti (pubblici, statali, privati) o pensionati.
- I dipendentipubblici e statali possono anche essere stati assunti da tre mesi, purché possiedano una busta paga.Inoltre, il prestito può essere dilazionato al massimo per 120 mesi e, comunque, al massimo entro il compimento del 75 anno di età del richiedente.
- I pensionati, invece, avranno diritto alla cessione del quinto dello stipendio anche qualora fossero soggetti protestati.
- Infine, anche i cattivi pagatori possono avere il diritto di richiedere tale prestito.
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La durata del prestito della cessione del quinto
La cessione del quinto dello stipendio può essere richiesta per una durata minima di 24 mesi ed un massimo di 10 anni. Per il pensionato, la banca chiederà di estinguere il debito entro l’ottantacinquesimo anno di età. Alcune eccezioni, però, possono far perdurare il debito ai novanta anni. Inoltre, la legge prevede che per richiedere questa tipologia di prestito sia necessaria la sottoscrizione di un’assicurazione sulla vita.
Le conseguenze del prestito con la cessione del quinto dello stipendio
Se il soggetto che richiede questa tipologia di prestito è un lavoratore, l’azienda presso cui il soggetto lavora avrà l’obbligo di trattenere ogni mese un quinto dello stipendio del lavoratore. Una volta raggiunta la somma che il dipendente dovrà restituire alla banca tramite la sua busta paga, sarà la stessa azienda ad occuparsi di far prevenire la quota alla banca. Nel caso in cui il debito venga richiesto dal pensionato, al contrario, sarà l’ente di previdenza presso cui quest’ultimo è iscritto ad occuparsi di tale operazione.