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Monopoly, come il gioco ha conquistato il mondo intero

Monopoly, come il gioco è diventato il più amato al mondo

Il Monopoly è da sempre presente sulle tavole di tutto il mondo, quando ci si prepara a vivere una serata divertente in compagnia degli amici di una vita. Si levano dalla tavola tutti gli oggetti di troppo, si mette qualcosina da bere e da stuzzicare giusto per il gusto di sgranocchiare qualcosa durante la partita, si apre lo scatolo e ha inizio la magia.

Si dispone il tabellone e si riconoscono le 40 caselle lungo le quali una delle sei pedine si muoverà su e giù alla ricerca di luoghi da poter acquistare per poi farsi pagare l’affitto. Si sceglie chi farà da banca, si procede alla conta dei soldi disponibili, si distribuiscono le prime somme a tutti i giocatori, si procede con il lancio dei dadi e si va lungo il percorso che sarà segnato tanto dalla fortuna quanto dalle carte “probabilità” e “imprevisti” che si pescano e anche dalla capacità “imprenditoriale” di chi si trova in quel momento su una delle caselle del tabellone. Lo scopo? Lo sanno tutti: acquistare lotti, costruire case e hotel (in totale ci sono 32 case e 12 alberghi), si riscuote l’affitto e si incassano soldi da poter spendere nell’acquisto di ulteriori lotti e nella costruzione di ulteriori case e hotel così da accrescere il patrimonio, fino ad arrivare alla proprietà di tutti i beni del gioco.

Ma cosa si nasconde dietro il gioco del Monopoly? Gioco Digitale ce lo svela con i dati, le informazioni e le curiosità raccolte su uno dei passatempi più amati di sempre e da sempre.

Storia del Monopoly

Il Monopoly nasce nel 1903 come gioco didattico grazie alla creatività di Elizabeth Magie, una convinta sostenitrice delle teorie georgiste. Il gioco era il modo della donna per dimostrare quanto fossero vero le teorie georgiste, ossia che chi è proprietario terriero è destinato a guadagnare e ad accrescere sempre più il proprio capitale a discapito di chi paga un affitto, a cui spetta un percorso di povertà crescente. Dopo 30 anni dalla sua creazione, la signora Magie ne vendette i diritti alla Parker Brothers che ne creò una versione per il mercato molto simile a quella conosciuta ancora oggi.

In Italia il gioco fece la sua comparsa nel 1935 durante il periodo fascista, per questo motivo il gioco nel nostro paese è conosciuto con l’italianizzazione Monopoli (difatti la corretta dicitura del gioco è Monopoly). Per essere in linea con i dettami del regime, si scelse la toponomastica di Milano unitamente a toponimi della casa Savoia (e non mancava anche una “Via del Fascio”).

Da allora il gioco si è diffuso sempre più in tutto il mondo, toccato la quota di 114 paesi e vantando traduzioni in ben 47 lingue. Sono poi 300 le versioni speciali create del gioco e ispirate al mondo della musica, del cinema, delle serie tv e dei giochi (sì, il Monopoly vanta ispirazioni prese dal suo stesso settore). Il tutto ha portato alla conquista di milioni di persone che, fino a oggi, si stima abbiano giocato la bellezza di 750 milioni di partite.

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