Nasce Cantieri in rete, il network che riunisce ben 18 realtà imprenditoriali del Nord est italiano attive nel settore edile. Un’idea nata con l’obiettivo di favorire la crescita e la ripresa di uno dei comparti che ha maggiormente subito i colpi della crisi economica internazionale degli ultimi anni.
Contenuti
Cantieri in rete, perché è importante il gioco di squadra
Vincere facendo squadra. Nasce da qui Cantieri in rete, il progetto che favorisce la collaborazione tra le imprese del Nord Est attive che operano in settori trasversali e complementari: dalle costruzioni alla realizzazione di strade, reti idriche e altre opere infrastrutturali. Le aziende sono presenti in tutta la macroregione, da Pordenone a Trieste, passando per Vicenza e Rovigo.
L’importanza dei contratti di rete
Il contratto di rete, sottoscritto alla presenza di un notaio, è lo strumento che sempre più aziende italiane stanno scegliendo per far crescere la propria attività. Consapevoli che, al giorno d’oggi, la possibilità di contare su una solida rete di alleanza diventa un elemento indispensabile per accrescere la competitività di settori economici e territori. A offrire supporto legale e operativo alla nuova rete è stato Unint, si tratta del consorzio per le alleanze e aggregazioni tra imprese promosso da Unindustria Treviso, Confindustria Padova e Confindustria Belluno – Dolomiti. Il consorzio, come ha spiegato recentemente alla stampa il suo presidente, Gianluca Vigne, “è da anni punto di riferimento e aggregazione per favorire, a costi ridotti, la creazione di alleanze tra imprese nel territorio”.
Chi sono gli attori in rete
Questo l’elenco delle aziende che compongono Cantieri in rete: Cannella Scavi di Porto Tolle (Rovigo), Pertot di Trieste, Microscavi di Costabissara (Vicenza), Dinamica Impianti di Rovigo, Impresa Costruzioni Mari e Mazzaroli di Trieste, Galiazzo Fratelli Costruzioni di Ponte San Nicolò (Padova), Risanamento Fognature di Salgareda (Treviso), Spunton Impianti di Porto Viro (Rovigo), Cologna Scavi di Montecchio Maggiore (Vicenza), Trentin e Franzoso di Pozzonovo (Padova), Veronese Impianti di Este (Padova), Euroscavi di Badia Polesine (Rovigo), S. Antonino di Montereale Valcellina (Pordenone), Tonello Servizi di Oderzo (Treviso), Rosso Impresa Edile di Trieste, Imab Costruzioni di Este (Padova), Costruzioni Lovato di Rovolon (Padova) e Sig di Dueville (Vicenza). Si tratta di aziende che rappresentano l’eccellenza delle produzioni territoriali, con storie molto diverse tra loro. Alle spalle hanno storie centenarie o l’idea brillante di giovani startupper, lavori importanti e progetti di rilevanza nazionale. A guidare la rete c’è l’imprenditore Ugo Veronese.
Cambia il lavoro, cambiano gli strumenti
Anche l’edilizia, quindi, cambia e si rinnova. Alla concorrenza si preferisce la rete per accrescere la competitività. Insieme, infatti, si amplia l’offerta di servizi e si aumentano le probabilità di diventare punti di riferimento di rilevanza nazionale. Una sfida non da poco in un contesto che si trasforma rapidamente e che cambia, nel profondo, anche le procedure per accedere alle classiche strumentazioni. Oggi, infatti, il web e i big data sono protagonisti anche di mondi produttivi considerati da sempre classici, come quelle delle imprese edili. Un esempio su tutti, le attrezzature più performanti e innovative, a partire dai cingoli in gomma, si comprano on line, su portali come Giffi Market, capaci di garantire qualità e convenienza.
Nuove soluzioni operative per ripartire
Perché Cantieri in rete? Lo spiega in modo molto chiaro, al Sole24Ore, il suo presidente, Ugo Veronese: “Cantieri in Rete è uno strumento innovativo perché consente di aggregarsi in forma ‘leggera’ e aperta fra imprese di diversa specializzazione, dimensioni e mercato. Grazie all’essenziale servizio offerto da Unint per la creazione e l’operatività delle rete non sono necessari strutture stabili e costi fissi così da poter subito, e in modo flessibile, poter lavorare a dare concretezza agli obiettivi che come imprenditori ci hanno motivato a costituire la rete in un momento in cui lentamente stiamo uscendo da una fase prolungata e pesante di crisi del nostro settore. Pensare a nuove soluzioni operative è la premessa per ripartire”.