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Negoziazione assistita obbligatoria

Nel nostro ordinamento giuridico italiano, ormai, le leggi hanno avuto un’evoluzione cospicua con il passare degli anni, tant’è che grazie ad esse, riusciamo a vivere in completa democrazia. Oggi vediamo di che cosa si tratta la negoziazione assistita obbligatoria.

Cosa significa negoziazione assistita?

La negoziazione assistita è un istituto del nostro ordinamento che serve per risolvere diverbi, litigi o discussioni su diritti disponibili, cioè quei diritti che possono essere ceduti dal titolare ad un altro, senza che si ricorra all’intervento di un giudice. Quindi, in fin dei conti, una risoluzione amichevole.

Quando la negoziazione assistita diventa obbligatoria?

Ci sono diversi casi per cui quest’ultima risulta obbligatoria, ma partendo da i due casi che fungono da protagonisti, cioè quelli in cui accadono più frequentemente, fanno riferimento a tutti quei pagamenti che si trovano sotto la soglia dei cinquantamila euro e per tutti quegli avvenimenti nei quali la restituzione dei soldi è dovuta per un qualcosa, specialmente un danno che proviene da natanti o veicoli.

Qual è il procedimento della negoziazione assistita?

In questo procedimento richiede che, l’avvocato della parte attiva, inviti la controparte a pattuire una convenzione che, questa stessa (la controparte) si appresti a firmare. É importante ricordare che, all’interno dell’invito, un’assenza di risposta entro il termine di scadenza (trenta giorni), un rifiuto a rispondere, o una dimenticanza di quest’ultima, il giudice potrebbe considerarle internamente alle spese di giudizio. Nel caso la parte accettasse l’invito al fine di concordare tale convenzione, successivamente, si proseguirà alla ricostruzione del diverbio causato da ambe le parti, in cui gli avvocati delle parti, legati dal rispetto e dall’essere leali, finiranno con il concordarsi, andando da un periodo che oscilla tra un mese e tre mesi. Se poi, in questo lasso di tempo, le parti non dovessero giungere e raggiungere un accordo, allora si procederà per vie legali.

Cosa accade successivamente all’accordo?

Anche se tale procedimento sia avvenuto per via extra-giudiziali, questo non significa che non abbia valore giudiziale, anzi, costituisce un titolo esecutivo. Di tale accordo si farà una copia che verrà mandata, in seguito da parte degli avvocati, al Consiglio dell’appartenenza di uno di questi ultimi, per poi concludersi con una spedizione dei dati principali al Ministero della Giustizia.

Conviene ricorrere per vie extra-giudiziali?

Sicuramente i pregi non mancano. Considerando i costi di tutto questo, essi sono decisamente più bassi rispetto alle procedure ordinarie, l’unico “difetto” è che deve essere d’accordo anche la controparte; e poi, assolutamente, i tempi sono relativamente più brevi.

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