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materiale anti infortunistico

Come si sceglie il materiale per antinfortunistica più adatto

La sicurezza sul posto di lavoro è una questione seria, per qualsiasi tipo di attività si debba svolgere nel corso di una giornata lavorativa.

In commercio si possono trovare diversi tipi di materiale per antinfortunistica, dai Dispositivi di Protezione Individuale per arrivare fino al materiale per luoghi di lavoro.

Quindi si tratta sia di abbigliamento specifico, che protegge il lavoratore durante la sua attività, sia di materiale necessario per l’utilizzo del posto di lavoro, come ad esempio i cartelli di emergenza o i kit per il pronto soccorso.

La scelta del corretto tipo di materiale per l’antinfortunistica da utilizzare è da effettuare con la massima attenzione.

 

Chi sceglie questo tipo di materiale

 

Come prima cosa sul lavoro scegli materiale per l’antinfortunistica di qualità, che sia testato e certificato secondo le vigenti leggi.

Prima di tutto perché è prescritto dalle vigenti leggi che prevedono quali siano le certificazioni necessarie per poter definire un oggetto adatto ad essere utilizzato in campo lavorativo; secondariamente perché solo prodotti robusti, resistenti e preparati con i migliori materiali disponibili garantiscono la corretta protezione antinfortunistica in qualsiasi situazione e per un prolungato periodo di tempo.

Secondo le norme vigenti all’interno della Comunità Europea è il datore di lavoro che ha la responsabilità di valutare i rischi del singolo lavoratore durante la sua attività, scegliere i DPI da utilizzare (o le eventuali misure da effettuare per diminuire i rischi stessi), acquistarli e fornirli ai propri dipendenti.

Può richiedere l’aiuto da parte di esperti del settore o anche del responsabile per la sicurezza in azienda.

 

Cosa dicono le norme

 

Le norme in fatto di sicurezza prescrivono anche quali siano i dispositivi di protezione più adatti da utilizzare in ogni singola attività. In particolare i DPI sono anche suddivisi in tre diverse categorie, che si configurano seguendo uno schema a rischio crescente.

I DPI di categoria I sono adatti a chi svolge un’attività che presenta rischi minimi; i DPI di categoria II presentano caratteristiche che non li rendono idonei per essere catalogati nella prima e nella terza categoria.

Quest’ultima annovera invece tutti i DPI che si utilizzano per prevenire incidenti di una certa importanza, che proteggono da infortuni gravi e potenzialmente invalidanti.

Il datore di lavoro trova quindi nelle norme un preciso elenco delle attività lavorative, con indicazioni sui DPI più adatti da utilizzare caso per caso.

A seconda della categoria di appartenenza i DPI devono poi sottostare a norme precise per quanto riguarda la conformità nella produzione dei singoli oggetti.

 

Antinfortunistica: il ruolo dei lavoratori

 

Se il datore di lavoro ha il compito di scegliere i DPI, di acquistarli e di fornirli ai propri dipendenti, questi ultimi hanno il compito di apprendere come utilizzarli, per poi sfruttarli in modo adeguato durante il loro turno lavorativo.

In alcuni casi è a tale scopo necessario che i dipendenti seguano appositi corsi di formazione, in modo che siano adeguatamente informati sia sul modo di utilizzo dei DPI che vengono loro affidati, sia sull’uso da effettuarne a seconda dello specifico compito, che può riguardare anche solo particolari momenti durante il loro lavoro quotidiano.

 

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