L’attenzione che nel corso degli ultimi tempi è stata attribuita al cleaning delle camere bianche è cresciuta in modo esponenziale, non solo in riferimento al rispetto delle norme in vigore, ma anche e soprattutto in relazione alle metodologie messe in pratica. Per il momento, non si può considerare ancora raggiunto l’obiettivo della totale mancanza di errori, ma lo sviluppo della tecnologia sta conducendo in tale direzione. Si pensi, per esempio, alla scelta dei panni, che viene eseguita in considerazione della classe nella quale ci si trova ad agire. Tale parametro, però, non è sufficiente, in quanto è bene valutare anche la tipologia dei residui che devono essere eliminati, e quindi il tipo di pulizia i cui c’è bisogno.
Partendo dal presupposto che non è possibile impiegare prodotti che siano privi della certificazione connessa al tipo di classe a cui sono abilitati, i panni in poliestere a doppio strato hanno rappresentato negli ultimi anni una innovazione decisamente efficace, anche per la loro capacità di assicurare un alto grado di assorbenza rispetto alle soluzioni acquose. Essi, pertanto, si rivelano fondamentali non solo quando si tratta di rimediare a possibili sversamenti, ma anche per qualunque altro tipo di intervento di asciugatura, visto che sono in grado di prevenire i gocciolamenti riuscendo a trattenere il liquido che è stato assorbito in maniera ottimale. Una soluzione alternativa va individuata nel poliestere a filamento continuo, che viene utilizzato per i panni i cui bordi sono tagliati a laser o termosaldati. Il rilascio di particelle che li contraddistingue è molto basso, ma c’è da tener conto della modesta affinità con le soluzioni acquose.
Per quel che riguarda la sequenza di pulizia più appropriata che deve essere perseguita per una clean room, è necessario cominciare dall’alto, e dunque dai soffitti, per poi continuare con le pareti. A questo punto si può proseguire con le apparecchiature e le superfici di appoggio, mentre il pavimento deve essere lasciato per ultimo. Ovviamente le aree più sporche sono quelle da cui si deve iniziare; i movimenti da eseguire devono essere lineari e lievemente sovrapposti, sia per le superfici di appoggio che per le pareti (in questo caso si deve andare dall’alto verso il basso). Per pulire il pavimento, invece, i movimenti devono essere a forma di esse.
Una delle aziende che in Lombardia si occupano del cleaning delle camere bianche è Italiana Servizi, che mette a disposizione un vasto assortimento di servizi destinato a soddisfare le più diverse necessità.