Siamo abituati a farci male, in maniera banale, fin da quando siamo piccoli. È nell’età infantile, infatti, che si inizia a cadere e a rialzarsi, anzi, è persino essenziale imparare a farlo. Non solo dal punto di vista fisico, ma anche da quello psicologico.
Le piccole contusioni capitano, semplicemente, l’importante è sapere come trattarle in maniera adeguata, in modo da ridurre il loro fastidio e la loro persistenza. In questo articolo vi spieghiamo, in maniera pragmatica come nostra abitudine, cosa fare.
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Contusione: di cosa parliamo?
Cominciamo col fare chiarezza, ovvero che cosa si intende per contusione? In linea generale tutti sappiamo cos’è questo fenomeno: si prende una botta, si urta un mobile, un’altra persona, persino il cane che si aggira per casa e in seguito al contatto si forma un livido.
Questa è la contusione spiegata in termini semplici. Dal punto di vista medico si tratta di una lesione derivante da un trauma che non provoca una ferita.
La sensazione è quella di un fastidio localizzato, unito al fatto che si verifica uno stato di gonfiore, sempre nell’area interessata, nonché una percezione forte di calore.
Qualcosa che accade nel momento in cui in seguito a una pressione violenta o a un urto i vasi sanguigni sottostanti ai tessuti interessati attraversano una condizione di rottura.
Il risultato è quello noto come ecchimosi: un livido dal colore inizialmente bluastro e che poi tende a diventare giallo ocra, sempre più chiaro nel tempo, fino alla scomparsa definitiva.
Se, invece, il danno è più grande, si va incontro alla formazione di una sorta di sacca, una vera e propria tumefazione.
Come intervenire
Sono diverse le procedure che possono essere messe in campo qualora si verificasse una condizione come quella di una contusione.
Il primo intervento da praticare è quello del ghiaccio: va benissimo anche il ghiaccio secco, pratico e sicuro, disponibile presso le realtà farmaceutiche incluse quelle online.
L’alternativa è un ghiaccio casalingo, da applicare avvolgendolo in un panno o in un sacchetto di plastica, mai a contatto diretto con l’epidermide. Il ghiaccio può essere tenuto per 10-15 minuti, anche 3-4 volte al giorno.
Esistono poi delle pomate specifiche come ad esempio Ematosoll un prodotto Dicloreum da usare in caso di piccole contusioni. Un gel lenitivo da applicare anch’esso 3-4 volte al giorno quando la pelle presenta condizioni normali, ovvero sono assenti graffi o ferite.
Questo tipo di articoli offrono il vantaggio di portare un sollievo immediato, con una sensazione di freschezza gradevole, consentendo al contempo di ridurre il gonfiore. Non necessitano di alcuna prescrizione medica e averli a portata di mano non guasta mai.
Attenzione a non sottovalutare le contusioni!
Concludiamo con una breve nota in cui vi invitiamo a non spaventarvi nel caso si presenti una contusione, ma nemmeno a sottovalutarla.
Se, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi si rivela innocua e solamente fastidiosa, può capitare che porti a una lesione degli organi interni: un fenomeno che tende a riguardare parti come l’addome o il torace.
In questo caso, e se sono presenti difficoltà di tipo respiratorio o una condizione come il pallore persistente, si rivela essenziale rivolgersi a un medico, in grado di intervenire nel modo opportuno.