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Programmatic advertising: come funziona

Con il termine programmatic advertising, che è divenuto in anni recenti sempre più utilizzato, si intende una delle innovazioni in campo di marketing e pubblicità che ha davvero rivoluzionato l’approccio degli addetti ai lavori. Consiste di fatto in una prima e molto importante incursione dell’automazione all’interno delle strategie e delle attività di marketing. In sostanza il programmatic advertising è una pubblicità che viene gestita da un computer, che si occupa in effetti di analizzare gli spazi pubblicitari più adeguati in funzione del messaggio e, una volta individuati, di acquistarli. Il programmatic dunque viene svolto da dei software che si specializzano nell’acquisizione di determinati banner oppure di altri formati pubblicitari digitali.

Tra le ragioni che hanno determinato il successo di questo approccio alla pubblicità si ritrova certamente la crescente importanza assunta dai dati e dalla loro analisi, aspetto nel quale i software impiegati nell’ambito del programmatic advertising eccellono. Questi software infatti si basano su un’analisi costante di una mole di informazioni davvero cospicua: essi prendono in esame tutti i comportamenti online che definiscono i profili dei consumatori, in base ai quali le aziende o le agenzie di pubblicità riescono a definire ed individuare in maniera precisa un target per un determinato messaggio. Il tipo di dati analizzati del programmatic advertising risulta decisamente più in grado di rispecchiare la complessità della realtà rispetto alle informazioni che erano disponibili anche solo quindici anni fa. Ecco dunque che analizzando i comportamenti degli utenti in maniera puntuale è possibile definire un profilo davvero più accurato delle persone che si trovano dietro allo schermo, che si tratti di un computer o di un telefono.

A seguito delle fasi di analisi dei dati ed individuazione del target, il grande vantaggio offerto dal programmatic advertising si ritrova nella possibilità di mostrare i contenuti più adatti alle persone che potrebbero essere potenzialmente più interessate esattamente nel momento in cui queste ultime vogliono vederlo. Di fatto il programmatic advertising consente di ridurre una delle grandi incertezze legate alla pubblicità. Da un lato infatti, il programmatic advertising riduce il target e lo rende più preciso ed accurato, dall’altro, grazie all’analisi dei comportamenti, è in grado di mostrare all’utente il contenuto pubblicitario nel momento in cui egli è più incline a vederlo.

Dal punto di vista tecnico, il programmatic advertising si articola in tre piattaforme. La prima, nota con l’acronimo DMP, è quella che analizza le grandi quantità di dati, sia di proprietà sia di terze parti che ne hanno concesso l’utilizzo e che permette di individuare il target. La seconda, conosciuta con l’acronimo DSP, è quella che consente di fare le offerte e raggiungere quindi il target. La terza ed ultima è la SSP, che è direttamente responsabile della collocazione delle singole offerte nei siti individuati. Le tre piattaforme consentono un approccio al marketing più efficace ed efficiente al tempo stesso.

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