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YouTube lancia il fondo per gli shorts con più engagement

YouTube, la popolare piattaforma digitale che ha fatto della diffusione dei video su scala mondiale il centro del suo business, ha deciso di stanziare l’esorbitante cifra di 100 milioni di dollari per sostenere i creator che pubblicheranno gli Shorts, il corrispettivo delle storie di Instagram e degli Spotlight di Snapchat.

Una scelta che mira a fare di YT il principale player, o uno dei principali, nel campo dei video di breve durata: un settore sempre più percorso dai social network, soprattutto da Tik Tok.

 

Perché è fondamentale attirare nuovi creators

 

E’ proprio nei confronti di quest’ultimo che YouTube sta iniziando una battaglia “personale” che ha come oggetto di contesa la presenza sulle piattaforme digitali del maggior numero di creators e, di conseguenza maggiore coinvolgimento per gli utenti.

E’ risaputo che la presenza di un maggiore numero di creators mantiene attiva la community presente sul social network o piattaforma digitale, questo in virtù dei contenuti coinvolgenti che lasciano gli utenti incollati allo schermo per il maggior tempo possibile.

Il ragionamento è molto chiaro: a un maggiore numero di utenti che aderiscono alla piattaforma e al maggior coinvolgimento degli stessi corrisponde una maggiore appetibilità degli spazi pubblicitari, fonte cruciale di guadagno per ogni social network. In tal senso i risultati della sfida lanciata a Tik Tok si concentreranno sia sul numero di utenti attivi mensilmente che sul numero di nuove adesioni al social network.

Riuscirà YouTube a contrastare la formidabile ascesa del social cinese? Ne rallenterà la crescita o i tentativi saranno vani?

Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Lo Shorts Fund: il fondo da 100 milioni di dollari di YouTube

 

Un investimento multimilionario, che fa capire l’importanza della sfida per il colosso dei video online.

Non è la prima volta che YT si trova ad affrontare sfide del genere, volte a declassare la concorrenza di social e piattaforme emergenti e probabilmente non sarà neanche l’ultima.

Il player avversario è molto forte e ha attratto a sé numerose schiere di creators, soprattutto nella fascia di età che va dai 12 ai 18 anni; Tik Tok ha infatti monopolizzato l’attenzione dei millennials e della cosiddetta generazione Z, raggiungendo in poco tempo il miliardo di download dell’applicazione (nonostante le restrizioni americane).

Ecco perché l’investimento non poteva essere rimandato né avere proporzioni minori: lo Short Fund di YouTube consentirà ai creator di guadagnare direttamente dai propri Shorts (video brevi di YouTube) fino ad un massimo di 10.000 $ mensili.

 

Il percorso di monetizzazione diretta dei contenuti

 

L’asso nella manica dei YouTube consiste nel sistema di monetizzazione dei contenuti proposto che è diretto e non prevede fasi intermedie tra la piattaforma e i creatori di contenuti.

Lo stesso sistema proposto in passato da Snapchat con i cosiddetti Spotlight, mentre Tik Tok non ha ancora formule di monetizzazione dei contenuti diretti.

E’ proprio su questo che sta puntando il team di YouTube.

Infatti se Tik Tok non sarà in grado di proporre una valida alternativa per il finanziamento dei creator difficilmente manterrà l’appetibilità nei confronti dei giovani creatori di contenuti che, almeno sulla carta, dovrebbero preferire la piattaforma video americana.

La battaglia sta per iniziare e si giocherà a colpi di finanziamenti e nuovi strumenti da fornire ai creator che non vedono l’ora di essere corteggiati dai due colossi.

 

 

 

 

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