Internet ha trasformato in modo assoluto le nostre abitudini, compresa quella di come utilizzare lo smartphone. Tra gli italiani, praticamente il 70% fa un uso quotidiano della rete mobile, d’altro canto se è vero che l’età media in Italia è molto elevata, c’è ancora qualche ritardo rispetto ad altri Paesi europei, nonostante i passi in avanti.
Web, quali sono le abitudini italiane
In Italia siamo abituati a usare internet in modi diversi, a cominciare da quelli che hanno a che fare con lo studio o con il lavoro. Tuttavia, le ore di utilizzo sono rappresentate soprattutto da motivi di svago, o ricerca personale, o anche attività varie. Molti italiani oggi utilizzano la rete nel tempo libero soprattutto per giochi e passatempi. Ma c’è anche chi lo usa per imparare una lingua straniera, per guardare un tutorial o per cercare una ricetta per un dolce. Da qui, capiamo bene l’importanza della realizzazione di siti web a Roma, affidata magari a una ditta specializzata come Elamedia, che consenta di attrarre e fidelizzare i tanti “navigatori” quotidiani della rete.
I siti più amati in Italia
La maggior parte degli italiani ama i social network. Re indiscusso della classifica è Facebook, che conta su oltre 27 milioni di utenti, dietro di lui ci sono Instagram con 15 milioni di utenti, LinkedIn con 11, Twitter con quasi 8 milioni e Pinterest con poco più di 6. Niente da fare ormai per Google Plus che vede scendere i suoi utenti unici sotto la soglia dei 6 milioni, Tumblr e Snapchat. Soltanto durante il mese di marzo 2019 abbiamo navigato in rete per più di 55 or, spendendo solo su Facebook più di 25 ore mensili sulla piattaforma.
Quali sono i siti in calo
Ma quali sono invece i siti meno amati dagli italiani in questo 2019? Sicuramente, come dicevamo, Google Plus, Tumblr e Snapchat, mentre Twitter cresce. Anche Youtube va molto bene, con versioni locali in oltre 88 paesi nel mondo e una navigazione in 76 lingue differenti. Più di un miliardo di utenti lo utilizza abitualmente, ovvero quasi un terzo degli utenti della rete. Soltanto negli Usa, uno dei Paesi a maggiore diffusione di YouTube, il pubblico si concentra tra i 18 ed i 49 anni. E, relativamente al fatturato, la cifra si aggira oltre i 100.000 dollari con profitti importanti soprattutto relativamente al diritto d’autore.